OCEAN GATE: I VERI COSTI DELLA OCEAN RACE A GENOVA

STATISTICHE CHIAVE


OCEAN RACE: A GENOVA RESTANO DEBITI E POCHE OFFERTE DI LAVORO PRECARIE E PAGATE MALE

Dietro la facciata luminosa dei grandi eventi organizzati dalla giunta Bucci emergono problematiche rilevanti che il dossier "Ocean Gate: I Veri Costi della Ocean Race a
Genova" intende mettere in evidenza.

L'organizzazione di eventi di tale portata comporta considerevoli investimenti da parte della collettività, ma spesso i benefici effettivi per la comunità rimangono poco chiari. Il dossier analizza le spese sostenute per l'Ocean Race fino a oggi, evidenziando
l'importanza di una riflessione critica sulle politiche adottate e sulle conseguenze socio-economiche dei grandi eventi.

Il sindaco Marco Bucci ha proposto l'utilizzo di volontari per gestire il villaggio della Ocean Race, assegnando loro mansioni non retribuite. Questa scelta solleva questioni fondamentali sulla giustizia e sulla dignità del lavoro, specialmente considerando che i dati mostrano 230 volontari e volontarie impiegati per 8900 ore di lavoro, senza alcuna forma di compensazione economica.

La mancanza di retribuzione per le mansioni nel villaggio dell'Ocean Race è solo uno degli aspetti critici evidenziati dal dossier. Genova che Osa si oppone radicalmente alle politiche del sindaco Marco Bucci e giudica negativamente l'impatto di questo tipo di grandi eventi sulla città. La gestione poco trasparente e poco inclusiva di tali
manifestazioni solleva preoccupazioni riguardo alla distribuzione equa dei benefici e alla sostenibilità sociale ed economica per l'intera comunità

I dati presentati nel dossier indicano che a Genova l'offerta di lavoro di qualità è limitata e la situazione economica rende la città inospitale, soprattutto per le persone giovani. Questa realtà evidenzia la necessità di politiche volte a garantire lavori dignitosi, coinvolgimento attivo dei cittadini e tutela dell'ambiente, anziché concentrarsi esclusivamente sull'organizzazione di eventi che possono avere impatti negativi sulla comunità.

Il dossier "Ocean Gate" invita quindi alla riflessione su come affrontare in modo più responsabile e inclusivo l'organizzazione dei grandi eventi, e promuove un approccio che tenga conto delle vere esigenze e priorità della città e dei suoi abitanti.

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